Il vino Cesanese ha tradizioni antichissime, come testimoniano le fonti archeologiche dell’epoca romana e quelle storiche che lo ricordano molto apprezzato dai Papi e dalle nobili famiglie che avevano le loro ville nei dintorni di Roma. Si tratta di un vino rosso, prodotto nella versione secco o asciutto, dolce, amabile, frizzante e spumante, dal colore rosso rubino, tendente al granato con l’invecchiamento. I vitigni utilizzati (Cesanese di Affile, Cesanese comune, con presenza di Sangiovese, Montepulciano, Barbera, Trebbiano Toscano e Bombino Bianco) gli conferiscono un sapore morbido e leggermente amarognolo, un profumo delicato e caratteristico. La doc Cesanese di Olevano Romano o Olevano Romano è stata istituita DPR 29-5-1973 (G.U. 216 – 22.8.1973) e successivamente modificata con DM 25-10-2010 (G.U. 262 – 09.11.2010

Il territorio di produzione del Vino Cesanese di Olevano Romano doc comprende l’intero territorio del Comune di Olevano Romano e parte del Comune di Genazzano. A circa cinquanta km a sudest di Roma, il territorio si trova ai margini dell’anfiteatro montuoso Prenestino – Lepino – Ernico. La natura dei terreni è molto varia: da quelli limosi, argillosi ed in parte calcarei, alle arenarie del Cretaceo, alle vulcaniti rosse e nere risalenti al Quaternario. Il clima è caratterizzato da contenute ma persistenti escursioni termiche. I terreni e il clima rendono questo territorio particolarmente idoneo alla coltivazione della Vite e dell’Olivo.

Vigneti, oliveti secolari, boschi di castagno e querce contribuiscono a modellare un paesaggio che ha ispirato artisti e pittori a partire dal XVIII secolo. Da allora, Olevano è stato eletto luogo ideale per il lavoro di molti artisti europei, in particolar modo tedeschi che a partire da Anton Koch vi hanno costantemente soggiornato. Ancora oggi, lo Stato tedesco e l’Accademia germanica Villa Massimo di Roma hanno residenze attive per artisti e studiosi che soggiornano e lavorano in un paesaggio ancora attuale.